I racconti di Oracoli: tra storia e mito
QUATTRO STORIE D'AVVENTURA E MAGIA AMBIENTATE NELL'ANTICHITA'
"Porpora" è ambientato nell'VIII sec. a.C. , e parla di una famiglia "fenicia" (metto tra virgolette perché "Fenici" è il nome che gli Elleni hanno dato alle popolazioni levantine che producevano la porpora, ma non si chiamavano così e non esiste un territorio chiamato "Fenicia") che si trasferisce nell'isola di Shardan. Qui i genitori dovranno sacrificare a un dio il loro figlio nato da poco, ma la madre si ribella e fugge insieme al figlio più grande, vivendo una serie di avventure.
Il protagonista si chiama Akebr ed è un bambino di undici anni, la storia è narrata dal suo punto di vista in prima persona. Vorrebbe avere gli stessi poteri divinatori di sua madre, Ummiashtart, che era stata sacerdotessa della dea Ashtart prima di sposarsi; la donna decide di scappare per non permettere il sacrificio del figlio minore, fortemente voluto dal padre Baalyaton. Fuggendo incontrano molti altri personaggi: Atzara, una domestica erborista che conosce ogni segreto dell'erba sardonia, poi il sacerdote Vridis, il celta Veraxis e molti altri.
La famiglia del protagonista si sta trasferendo da Alashiya (Cipro) verso Shardan (la Sardegna), passando per alcuni luoghi tra cui Qart-Hadash, ovvero Cartagine.
Ho deciso di ambientare i racconti nel territorio italiano; tra le popolazioni più antiche del Mediterraneo sappiamo che i "Fenici" fondarono alcune città in Sardegna. Cartagine l'ho inserita nel racconto sia perché è una delle più importanti città fenicio-punica, di certo la più famosa, sia perché poi ricomparirà nel quarto racconto, "I Libri Fatali", ambientato durante le guerre puniche.
"Il dono dell'aruspice" è il secondo dei quattro racconti che compongono l'antologia "Oracoli". Gli Etruschi erano vaticinatori provetti, maestri nell'arte dell'aruspicina e nella lettura di fenomeni naturali come il volo degli uccelli o i fulmini. Il protagonista è Marce Ceicna, un giovane che è stato prescelto per divenire aruspice, che possiede un dono speciale, quello della preveggenza tramite i sogni, che accetta malvolentieri; queste sue capacità gli procureranno molti problemi. Il suo maestro è Aker Clauce, i suoi compagni di studio sui Libri Vegoici e su altri antichi testi sono i giovani Titos e Lucer. Nel corso della storia incontreremo anche un personaggio storico, ma non svelo nulla per non togliere la sorpresa ai lettori!
Avrei anche potuto scegliere un'altra città , ma Volterra mi ha ispirato di più! Nel corso della storia i protagonisti si recheranno all'importante raduno annuale degli Zilath, i magistrati a capo delle città, che si teneva a Velzna, la moderna Orvieto.
"Sibilla" è ambientato nel V secolo a.C. tra Puteoli (Pozzuoli) e Cuma, quindi nel territorio della Magna Grecia, e narra la vicenda di una giovane a cui la Sibilla vaticinò un grande futuro; questo futuro però non sembra realizzarsi, così la ragazza si reca dalla veggente per chiederle conto del suo oracolo. Rimarrà molto sorpresa da quello che l'aspetta!
La protagonista è Daphne, che, accompagnata da uno degli schiavi della sua famiglia, si reca a Cuma dalla Sibilla, l'altro personaggio principale del racconto. Lungo la strada avrà altri incontri... particolari!
Ho scelto questo luogo perché lì si trovava una delle più famose Sibille del territorio italico: una delle particolarità dell'antologia "Oracoli" è di avere un'ambientazione completamente italiana. Se avessi scelto Delfi ad esempio, dove c'era il più importante oracolo del mondo antico, la Pizia, sarebbe saltata l'ambientazione sul suolo italiano.
"I Libri Fatali" è ambientato nel 212 a.C. a Roma, in una fase molto importante della seconda guerra punica. Annibale avanza ed è sempre più vicino alla vittoria, e a Roma c'è paura e fermento. Il Senato, dopo aver fatto consultare ai decemviri i Libri Sibillini, allestisce dei Ludi in onore di Apollo, preceduti da alcuni sacrifici rituali. In questo contesto si conoscono la vestale Claudia e il decemviro Publio, che sentono di avere un legame non solo sulla base delle loro capacità divinatorie...
I protagonisti sono Claudia, giovane sacerdotessa di Vesta, e il decemviro Publio Aurelio Corvino, uno dei custodi dei Libri Sibillini che si trovano sotto il Tempio di Giove Capitolino. Troviamo poi la Vestale Maggiore, Calpurnia, e Cornelio Rufo Silla, personaggio storico realmente esistito. Altri personaggi storici e di mia invenzione compariranno nel corso della storia.
Il racconto è ambientato a Roma, nello specifico i luoghi principali sono: Il tempio di Giove Ottimo Massimo (o Capitolino) dove erano custoditi i Libri Sibillini (oggi si può ammirare il basamento del tempio all'interno dei Musei Capitolini); il Tempio di Vesta con l'attigua Casa delle Vestali, dove vive Claudia e dove viene custodito il Sacro Fuoco (i resti del Tempio e della Casa si trovano ai Fori Imperiali); il Circo Massimo, che ora è un grande prato con scalinate e al tempo era un luogo dove si svolgevano gare di carri. Qui si svolsero i Ludi in onore di Apollo prescritti dai Libri Sibillini.
(testi forniti dall'autrice)